Programma THAMM plus: l’OIM pubblica il bando per enti di formazione 

Apparsa sul sito dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni la richiesta di proposte per l’identificazione di istituti per lo sviluppo di progetti rivolti a cittadini stranieri che intendano lavorare in Italia (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 17 maggio 2024).

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha pubblicato sul suo sito la richiesta di proposte per l’identificazione dell’istituto di formazione per la progettazione e l’implementazione dei programmi di formazione professionale e civico-linguistica nell’ambito del Programma “THAMM plus” -Towards a Holistic Approach to Labour Migration Governance and Labour Mobility in Italy and North Africa.

Il programma rappresenta una prima sperimentazione del modello di mobilità basato sul canale d’ingresso ex articolo 23 del Testo Unico Immigrazione, che ha posto al di fuori delle quote previste dai Decreti Flussi gli ingressi dei cittadini stranieri che abbiano completato programmi di formazione professionale e civico-linguistica disciplinati e approvati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in conformità alle Linee Guida sulle modalità di predisposizione e valutazione dei programmi di formazione professionale e civico-linguistica rivolti a cittadini di paesi terzi residenti all’estero.

THAMM plus si propone di realizzare due schemi di mobilità da Tunisia e Marocco verso l’Italia, lungo un periodo di 30 mesi e prevede il coordinamento con il settore privato e con i fabbisogni delle aziende che aderiranno all’iniziativa tramite il supporto delle 3 regioni italiane partner associate del progetto (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna), delle rispettive agenzie per il lavoro e delle organizzazioni datoriali.

L’OIM intende selezionare un soggetto proponente che (in forma singola o in partenariato) fornisca i servizi per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi di formazione civico-linguistica professionale nel settore della meccatronica per cittadini stranieri, apolidi e rifugiati residenti in Marocco.

I soggetti proponenti ammissibili possono presentare le proprie proposte entro il 9 giugno 2024.

CCNL Riscossione Tributi: confronto per la regolamentazione dello sportello telematico

Confronto sulla regolamentazione dello sportello da remoto e spendibilità dei buoni pasto EP

È iniziato nei giorni scorsi il confronto tra Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil, Unisin, per la regolamentazione dello sportello da remoto, la cui sperimentazione è da poco terminata. Il Rappresentante dell’Ente si è dichiarato disponibile a recepire la richiesta delle OO.SS. di svolgimento di questa attività anche dalla propria abitazione. Ha inoltre precisato che si tratterà di una modalità lavorativa a sé stante, simile al telelavoro per quanto riguarda l’orario di lavoro, l’erogazione del buono pasto ed alcuni requisiti tecnici che dovranno essere soddisfatti.
I Sindacati hanno proposto di articolare l’orario di lavoro dello sportello da remoto dalle ore 8,30 alle ore 14,50, con una sospensione dell’attività tra le ore 13,10 e le 14,10, fascia oraria all’interno della quale dovrà essere fruita la pausa pranzo di 30 minuti. L’Ente ha inoltre precisato che le giornate di adibizione allo sportello da remoto svolte dalla propria abitazione non possono superare complessivamente il numero delle giornate di smart working individualmente già disponibili.
Oltre al tema dello sportello telematico, l’incontro è proseguito sul tema della flessibilità in ingresso, la cui previsione scadrà il prossimo 31 maggio. L’Ente ha dichiarato la disponibilità di accogliere la richiesta di prorogare tale previsione, nell’ambito di un accordo sperimentale che armonizzi gli attuali orari ordinari di sportello prevedendone uno unico dalle ore 8,15 alle ore 13,45, con pausa pranzo dalle ore 13,45 alle 14,15. L’orario dello sportello ad alta affluenza rimarrà invariato. Tale proposta aziendale è stata motivata dalle nuove condizioni organizzative che si sono realizzate con il mantenimento dell’accesso agli sportelli esclusivamente tramite appuntamento, rendendo quindi così strutturale un servizio al cittadino in linea con le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori. Il confronto è stato aggiornato al prossimo 22 maggio.
In merito alla polizza sanitaria in scadenza al prossimo 31 luglio, l’Ente ha reso noto che sono ancora in corso le attività di verifica propedeutiche all’aggiudicazione della gara. E’ stato infine sollecitato un intervento dell’Ente volto a favorire la spendibilità dei buoni pasto EP da parte dei lavoratori, con la riserva di verificare l’attivazione di nuove convenzioni nei territori a più alta criticità. 

CCNL Poste: siglato l’accordo sulle politiche attive

Previste nuove assunzioni e stabilizzazioni entro la fine del 2024  

L’Slp-Cisl ha reso noto tramite comunicato stampa che è stato siglato il verbale di accordo triennale sulle politiche attive, aggiungendo un importante tassello per le lavoratrici e i lavoratori. In sede di trattativa si è ottenuto l’innalzamento al 75% del turn-over per il triennio con un incremento dell’organico entro il 2024 di 3.374 unità. Per quel che riguarda il lavoro part-time è stata inserita la salvaguardia per gli inidonei al motomezzo per cause antropometriche; mentre, per le patologie gravi e l’inabilità a seguito di infortunio è prevista la ricollocazione presso altri ambiti al fine di procedere alla conversione. La mobilità volontaria è stata articolata su 3 livelli: provinciale, regionale e nazionale e per le sportellizzazioni sono previsti nuovi job posting. 
Per le stabilizzazioni, vale a dire assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che hanno reso prestazione lavorativa con contratto a termine, il criterio adottato è il seguente: entrano in graduatoria coloro i quali hanno prestato servizio dal 2014 per addetti alle mansioni di Portalettere o di addetto di produzione, con l’arrotondamento per periodi superiori a 15 giorni ricondotti al mese e l’aggiornamento dei punteggi al 31 gennaio di ogni anno. Sia la graduatoria che i criteri cessano alla data inderogabile del 31 dicembre 2026. Si resta in attesa, però, del rinnovo del contratto, escludendo una svendita di Poste al privato. 

CIRL Edilizia Artigianato Veneto: prorogata l’erogazione dell’EVR per l’anno 2024

Prevista dal 1° aprile 2025 l’erogazione dell’EVR

Il 3 aprile 2024, Confartigianato Imprese Veneto, Cna Veneto e Casartigiani del Veneto con Feneal-Uil Veneto, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, hanno deciso di prorogare, per l’anno 2024, l’erogazione dell’EVR. 
Questa avverrà dal 1° aprile 2025 al 31 marzo 2026, mediante le medesime condizioni previste dal CIRL Veneto del 3 febbraio 2022 e dal verbale integrativo 21 luglio 2022 e verbale di accordo 20 marzo 2023.
Pertanto, le Parti sociali regionali si incontreranno entro il mese di marzo 2025 per il calcolo e la verifica dei parametri (che avverrà confrontando l’anno edile 2024 e l’anno edile 2023), al fine di determinare l’EVR 2024 per i lavoratori e le lavoratrici del Veneto. 
Le Parti precisano inoltre che, qualora dovessero sopraggiungere intese nazionali inerenti la disciplina dell’elemento variabile della retribuzione, determinanti modifiche, sulle modalità di calcolo o di erogazione, rispetto alle intese regionali sopra citate, si incontreranno nuovamente per armonizzare la relativa disciplina con riferimento al 2024. 

Ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno: apre lo sportello per gli incentivi

La compilazione delle domande sarà possibile dal 25 giugno e l’invio dal 10 luglio (Ministero delle imprese e del made in Italy, comunicato 17 maggio 2024).

Il Ministero delle imprese e del made in Italy ha comunicato le date di apertura e le modalità di presentazione delle domande riguardanti i progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, coerenti con la “Strategia nazionale di Specializzazione intelligente”.

L’intervento, attivato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile, ha uno stanziamento di oltre 470 milioni di euro, di cui 328 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati e 145 milioni per i contributi diretti alla spesa.

Dal 10 luglio, le imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca potranno presentare istanza per l’accesso agli incentivi allo sportello online di Mediocredito centrale, gestore della misura per conto del Ministero.

Ma già a partire dal 25 giugno i soggetti interessati potranno precompilare le domande tramite la procedura informatica disponibile sul link esposto nel comunicato ministeriale, pubblicato sul sito del Ministero.

L’apertura della procedura agevolativa prevede il concorso di Cassa Depositi e Prestiti e delle banche finanziatrici convenzionate aderenti all’Associazione Bancaria Italiana.

I progetti, che possono essere realizzati anche in forma congiunta tra più imprese, devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), in particolare: nanotecnologia e materiali avanzati, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale.

Le spese e i costi ammissibili non devono essere inferiori a 3 milioni di euro e superiori a 20 milioni. L’accesso alle agevolazioni avverrà mediante procedura negoziale.

I finanziamenti agevolati sono concessi per una percentuale massima del 50% delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese e del 40% per le piccole e medie imprese.

Gli incentivi concessi nella forma del contributo diretto alla spesa sono articolati sulla base della dimensione dell’impresa proponente: 30% per le piccole imprese, 25% per le medie imprese, 15% per le grandi imprese.