CCNL Pubblici esercizi – Confcommercio: proclamato lo stato di agitazione

Il percorso di rinnovo contrattuale, avviato negli scorsi mesi sui temi riguardanti la sfera normativa, la classificazione del personale e gli incrementi salariali, rischia di subire ulteriori rallentamenti

Le OO.SS. di settore, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, a seguito della comunicazione pervenuta dalle due associazioni imprenditoriali (Anir Confindustria e Angem) nella quale hanno diffidato le Parti ad astenersi dall’adozione di qualsiasi determinazione inerente il comparto della ristorazione collettiva, hanno indetto la mobilitazione nazionale. Nella missiva le associazioni datoriali hanno inoltre richiesto di costituire un tavolo negoziale specifico.
Per i Sindacati, le comunicazioni di Angem e Anir sono volte a condizionare il confronto di rinnovo del CCNL dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva, Commerciale e Turismo, scaduto nel 2021 e applicato complessivamente ad oltre un milione di addetti. Hanno pertanto deciso di avviare la mobilitazione, per contrastare la posizione assunta dalle due associazioni datoriali su mandato delle imprese aderenti. Per il prossimo 4 giugno è prevista quindi una giornata di sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori dipendenti delle aziende della ristorazione collettiva aderenti ad Anir Confindustria e Angem.  
Nel lamentare il difficile contesto economico, ancora fortemente compromesso dall’impennata inflattiva degli scorsi anni e dal conseguente aumento del costo della vita, le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione e il blocco di qualsiasi forma di flessibilità. Previste sin da subito le assemblee sindacali retribuite presso i luoghi di lavoro per aggiornare le lavoratrici ed i lavoratori rispetto alle azioni sindacali che verranno intraprese, a partire dalla denuncia a tutte le committenze pubbliche e private, al fine di tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che lavorano nel settore.

Il calcolo del “bonus adjustment – gross up” per i lavoratori marittimi

Forniti chiarimenti sull’inclusione di questa voce retributiva nel computo della retribuzione media globale giornaliera (INPS, messaggio 29 maggio 2024, n. 2022).

L’INPS ha fornito spiegazioni in merito all’inclusione della cosiddetta “bonus adjustment – gross up“, nel computo della retribuzione media globale giornaliera (RMGG). Questa voce retributiva è una componente a carattere ricorrente, ancorché variabile nel suo importo mensile, in ragione della funzione e del meccanismo di calcolo, corrisposta su base mensile e non giornaliera.

Peraltro, il “bonus adjustment – gross up”, pur non trovando la propria fonte in accordi collettivi, costituisce retribuzione imponibile e, pertanto, rientra nel computo della RMGG.

L’INPS precisa che nel caso in cui la pattuizione individuale preveda che tale voce retributiva deve essere corrisposta dal datore di lavoro anche durante il periodo di malattia, la stessa deve rimanere esclusa dal calcolo della RMGG, in applicazione dei criteri generali relativi alla natura compensativa del mancato guadagno propria dell’indennità di malattia.

Quindi, al fine di consentire all’INPS la determinazione in automatico del valore della RMGG, è necessario disporre del dato retributivo relativo allo specifico mese di competenza, nei flussi Uniemens.

Infine, sarà  carico del datore di lavoro la relativa esposizione nel flusso mensile Uniemens di competenza con l’onere del necessario riproporzionamento e di rideterminazione del pro-quota.

Ebinter Padova: siglati gli accordi su premi di produttività agevolata e sicurezza sul lavoro

Previsto un massimale di 3.000,00 euro e l’attivazione del rappresentante territoriale per la sicurezza dei lavoratori

L’Ente bilaterale del terziario di Padova ha reso nota la sottoscrizione di due accordi che riguardano: premi di produttività agevolata e la sicurezza sul lavoro. Per quanto concerne il primo, le imprese, che aderiscono a Confcommercio Ascom-Padova o iscritte all’Ente ed in regola con la contribuzione, possono accedere alla tassazione agevolata dei premi di produttività tramite una specifica procedura che porta all’approvazione dei piani aziendali da parte della Commissione costituita presso l’Ente. Il massimale previsto è di 3.000,00 euro annui che si traduce, per il lavoratore in una tassazione limitata al 5% e in un costo minore per l’azienda. Il lavoratore può beneficiare del premio anche tramite l’accesso alle provvidenze previste dal welfare dell’Ente e, in questo caso, la tassazione risulta completamente azzerata. 
Per quel che concerne, invece, la sicurezza sul lavoro, è stato attivato il servizio del rappresentante territoriale per la sicurezza dei lavoratori, messo a disposizione delle lavoratrici ed i lavoratori iscritti all’Ente che, al loro interno, non hanno eletto o non sono riuscite ad eleggere nessun rappresentante per la sicurezza. 

L’INPS avvia un sondaggio sulla soddisfazione degli intermediari professionali

L’indagine di gradimento partirà nel corso del prossimo mese di giugno (INPS, messaggio 24 maggio 2024, n. 1985).

L’utenza professionale costituisce un segmento di particolare importanza per l’INPS al quale destinare servizi e strumenti dedicati per rendere più semplice ed efficace la sua attività, migliorando la sua esperienza e quella del cliente assistito

Pertanto, allo scopo di di rilevare la soddisfazione dell’utenza professionale rispetto all’utilizzo del Cassetto Previdenziale del Soggetto Contribuente sarà avviata un’indagine di gradimento nel corso del mese di giugno 2024 che interesserà circa 44.000 intermediari: consulenti del lavoro, commercialisti, associazioni di categoria, avvocati, utilizzatori del servizio a cui verrà inviato, via e-mail, il collegamento al questionario.

L’indagine mira a valutare il livello di soddisfazione del professionista riguardo all’accessibilità e personalizzazione, al layout, alla chiarezza e utilità delle informazioni e degli strumenti dell’applicazione, alla fruibilità dei dati, anche con riferimento agli aspetti di sicurezza e privacy e al supporto e assistenza fornita dall’Istituto in relazione all’applicativo “Cassetto Previdenziale del Soggetto Contribuente”.

I risultati della rilevazione, che verranno resi noti con un apposito messaggio, permetteranno di evidenziare i punti di forza e le aree di criticità del servizio, nonché la capacità di risposta dell’INPS ai bisogni espressi dall’utenza.

 

CCNL Bancari Credito Cooperativo: confronto su incrementi economici e orario di lavoro

Nonostante la piattaforma sia stata approvata dal 99% delle lavoratrici e dei lavoratori vi sono ancora diversi temi su cui le risposte delle Parti non sono ancora chiare

Si è svolto il 24 maggio 2024 l’incontro programmato tra le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore e la Delegazione di Federcasse, in presenza delle Delegazioni di Gruppo, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del credito cooperativo. In apertura, Federcasse ha illustrato le materie sulle quali è disponibile a trattare, senza però entrare nel merito dei due temi importanti di questo rinnovo, ossia la parte economica e la riduzione dell’orario di lavoro.
I Sindacati, tra i temi di maggiore interesse contenuti nella piattaforma, hanno segnalato l’area contrattuale (contratti complementari, clausola sociale), il FOCC (individuazione di iniziative per renderlo operativo), il sostegno alla genitorialità, l’inclusione, la parità di genere e la conciliazione dei tempi di vita lavoro. Ancora l’organizzazione del lavoro (regolamentazione di un’indennità per la cassa automatica, banca del tempo solidale, apprendistato per alta formazione, tempi determinati) e gli strumenti di solidarietà. 
Federcasse ha invece sottolineato l’importanza di individuare elementi normativi e innovativi necessari per contrastare la desertificazione bancaria, fenomeno che minaccia la presenza capillare degli istituti di Credito Cooperativo sul territorio.
Nonostante la piattaforma sia stata approvata dal 99% delle lavoratrici e dei lavoratori vi sono ancora diversi temi su cui le risposte delle Parti non sono ancora chiare. Per i Sindacati il negoziato procede ancora lentamente, senza passi in avanti sui temi cruciali. Detta situazione appare quindi in contrasto con la volontà di giungere ad una conclusione nei tempi congrui e stabiliti, auspicabilmente previsti per l’inizio dell’estate.
Dal prossimo incontro, previsto per giovedì 30 maggio (a cui seguiranno quelli del 13, 25 e 28 giugno e 4 luglio), le Delegazioni inizieranno la discussione sugli elementi di maggior dettaglio per dare concretezza al percorso negoziale.