CCNL Dirigenti Medici e Veterinari: interpretazione autentica sull’art. 33, co. 1, CCNL 3.11.2005

La retribuzione di posizione minima unificata è riconosciuta ed erogata anche ai dirigenti che non siano titolari di alcun incarico, ferma restando la copertura dei relativi oneri a carico del pertinente fondo

Il 12 giugno 2024 si sono incontrati l’Aran e le Organizzazioni e Confederazioni sindacali Snabi, Sds (per il tramite di Anaao Assomed), Aupi (per il tramite di Fassid), Confedir, Fp-Cgil, Cgil, Cisl Fps Cosiadi (per il tramite Federazione Cisl Medici), Cisl, Sinafo (per il tramite Fassid), Confedir, Cida/Sidirss (per il tramite di Fedirets), Cida, Fp-Uil, Uil, Confedir Sanita’ (per il tramite di Fedirets), Confedir, per sottoscrivere l’accordo di interpretazione autentica sull’art. 33, co. 1, lett. a n. 4, CCNL Area III 3.11.2005, parte normativa quadriennio 2002-2005- parte economica biennio 2002-2003. 
Come precisato nell’accordo si tratta di un’interpretazione autentica richiesta dal giudice del lavoro del Tribunale Ordinario di Messina – Sez. Lavoro, in relazione ad una questione controversa per l’interpretazione dell’art. 33 del CCNL area III del 3.11.2005. La questione da chiarire è se la retribuzione di posizione minima unificata, prevista dalla lettera A e rientrante nel trattamento fondamentale (da tenere distinta dalla retribuzione variabile aziendale prevista dalla lettera B rientrante nel trattamento accessorio), possa essere riconosciuta ed erogata anche al dirigente che non sia titolare di alcun incarico
Premesso quanto sopra è stata redatta la seguente clausola di interpretazione autentica “... 1. L’articolo 33, comma 1, lett. a), n. 4, del CCNL dell’area III del 3.11.2005, parte normativa quadriennio 2002-2005 – parte economica biennio 2002-2003, con riferimento ai dirigenti, sanitari non medici, ex decimi non qualificati, corrispondenti ai dirigenti incarico art. 27, lett. c) CCNL 8 giugno 2000, e altresì con riferimento ai dirigenti, sanitari non medici, ex decimi qualificati, corrispondenti agli ex moduli funzionali DPR 384/1990, va interpretato nel senso che la retribuzione di posizione minima unificata che rientra nel trattamento fondamentale è riconosciuta ed erogata anche ai suddetti dirigenti che non siano titolari di alcun incarico, ferma restando la copertura dei relativi oneri a carico del pertinente fondo…”. 

CIRL Agricoltura Impiegati Trentino: rinnovato il contratto che prevede nuovi aumenti retributivi

Previsti incrementi del 9% sulla retribuzione e novità su lavoro flessibile e previdenza

Le OO.SS. Flai-Cgil e Fai-Cisl, insieme a Confederdia hanno reso noto, mediante un comunicato in data 20 giugno 2024, il rinnovo del CIRL per gli impiegati ed i quadri del settore ortofrutta trentino. Il rinnovo consiste in un aumento del 9% sui minimi tabellari per il triennio 2024-2026. Un dato ritenuto significativo dal momento che la percentuale supera l’IPCA, l’indice dei prezzi al netto del costo dei beni energetici, programmata per il triennio. L’ulteriore 2% aggiunto alla parte variabile va normato in accordi di secondo livello. Trovata l’intesa anche per la flessibilità dell’orario di lavoro, con particolare attenzione ai genitori con figli fino ai 12 anni, che possono entrare fino alle 9:00 del mattino. Inoltre, è previsto il +0,5% di contribuzione sulla previdenza complementare a carico, in forma paritetica, di datore di lavoro e lavoratore. 

 

AUU per i figli a carico: rilascio di nuove funzioni per i nuclei vedovili

Novità nell’ambito della procedura di presentazione della domanda di assegno unico e universale (INPS, messaggio 20 giugno 2024, n. 2303).

Nell’ambito della procedura di presentazione della domanda di assegno unico e universale per i figli a carico (AUU), l’INPS ha comunicato il rilascio di nuove funzioni per la gestione della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori in caso di domande presentate da nuclei vedovili (articolo 4, comma 8, D.Lgs. n. 230/2021).

Per effetto della suddetta novella normativa, dal 1° giugno 2023, la maggiorazione è riconosciuta, altresì, nel caso di unico genitore lavoratore al momento della presentazione della domanda, ove l’altro risulti deceduto, per un periodo massimo di 5 anni successivi a tale evento, nell’ambito del limite di godimento dell’assegno.
In caso di presentazione di una nuova domanda di assegno unico e universale da parte di un nucleo familiare monogenitoriale, con motivazione “altro genitore deceduto”, la procedura propone la compilazione di un ulteriore campo con il codice fiscale del genitore deceduto, al fine di verificare il diritto alla maggiorazione.
Nell’ipotesi di domanda già presentata da un nucleo familiare monogenitoriale per decesso dell’altro genitore, il richiedente viene informato con apposita comunicazione della possibilità di integrare la stessa al fine di usufruire della maggiorazione in esame. In entrambi i casi, la procedura verifica la presenza della data del decesso e, laddove non sia trascorso più di un quinquennio dall’evento, sottopone al richiedente apposita autodichiarazione.
Nel caso in cui il decesso di uno dei due genitori avvenga in corso di fruizione della prestazione di AUU, l’Istituto provvede in automatico al subentro del genitore superstite nella domanda e continua a riconoscere la maggiorazione per genitori entrambi lavoratori. Ricorrendone le condizioni, la maggiorazione viene erogata per i periodi successivi al 1° giugno 2023 fino al termine del quinquennio successivo all’evento del decesso e nell’ambito del limite di godimento dell’assegno.
Nell’ipotesi, infine, di decesso del genitore richiedente, a cui l’assegno unico e universale veniva corrisposto al 100% è necessario verificare la sussistenza della responsabilità genitoriale in capo all’altro genitore al fine di effettuare il subentro automatico nella domanda. Il sistema invia, dunque, una comunicazione via e-mail al genitore superstite, invitandolo a integrare la nuova domanda creata d’ufficio o la nuova scheda.

CCNL Metalmeccanica Cooperative: stabiliti i nuovi minimi



A decorrere dal 1° giugno i nuovi minimi che sostituiscono quelli previsti nel CCNL 31 maggio 2021


Il 17 giugno Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi e Fim, Fiom, Uilm hanno sottoscritto il verbale di incontro in cui vengono definiti i nuovi minimi sulla base dell’IPCA 2023, come stabilito dal CCNL del 31 maggio 2021, che sostituiscono gli importi presenti nelle tabelle dei minimi.










































Livelli Incremento Minimi tabellari per livello dal 1° giugno 2024
D1 111,00 1719,67
D2 123,09 1906,99
C1 125,75 1948,18
C2 128,41 1989,38
C3 137,52 2130,56
B1 147,40 2283,65
B2 158,14 2449,99
B3 171,94 2663,87
A1 189,50 2935,91

Sulla base dell’adeguamento IPCA, sono stati inoltre definiti i nuovi importi dell‘indennità di trasferta e dell’indennità di reperibilità.














Misura dell’indennità Dal 1° giugno 2024
Trasferta intera 49,68
Quota per il pasto meridiano o serale 12,89
Quota per il pernottamento 23,90





































  COMPENSO GIORNALIERO c)COMPENSO SETTIMANALE
LIVELLO 16 ORE (GIORNO LAVORATO) 24 ORE (GIORNO LIBERO) 24 ORE FESTIVE 6 GIORNI 6 GIORNI CON FESTIVO 6 GIORNI CON FESTIVO E GIORNO LIBERO
D1-D2-C1 5,69 8,56 9,25 37,01 37,70 40,57
C2-C3 6,78 10,64 11,41 44,54 45,31 49,17
B1 O SUPERIORE 7,78 12,81 13,48 51,71 52,38 57,41

CIPL Edilizia Industria Torino: stabilito l’EVR per l’anno 2024



Determinato l’EVR a livello territoriale nella misura del 4%


Il 14 giugno 2024, le Parti sociali, tenuto conto del confronto, tra i trienni 2021/2023 e 2020/2022, dell’andamento congiunturale del settore e dei risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività nel territorio, hanno riconosciuto l’EVR nella misura del 4%, essendo risultati positivi tutti e quattro gli indicatori di riferimento. 
Pertanto, entro il 31 luglio le aziende dovranno procedere alla verifica degli indicatori aziendali relativi ai medesimi trienni.
Qualora questi risultassero pari o positivi, l’impresa erogherà l’EVR con i seguenti importi.


EVR Operai

















Livello Importo orario (EVR 4%)
Operaio 4° Livello 0,32 euro
Operaio specializzato 3° Livello 0,30 euro
Operaio qualificato 2° Livello 0,27 euro
Operaio comune 1° Livello 0,23 euro

EVR Impiegati


























Livello Importo mensile (EVR 4%)
7° livello 78,99 euro
6° livello 71,09 euro
5° livello 59,24 euro
4° livello 55,29 euro
3° livello 51,34 euro
2° livello 46,21 euro
1° livello 39,49 euro

In presenza di un solo indicatore aziendale positivo o pari, l’impresa erogherà l’EVR nella misura ridotta (2,6%). Invero, qualora questi fossero tutti negativi, l’impresa non procederà ad alcuna erogazione.
Gli importi di cui sopra, maturati alla data del 31 luglio 2024, potranno essere erogati dall’impresa, che abbia ottemperato nel 2023 all’applicazione dell’EVR, in unica soluzione o attraverso un massimo di 6 rate mensili, entro il 31 dicembre 2024