Ebav Veneto: erogato contributo per hardware e software della digitalizzazione aziendale

Versamento del contributo alle aziende di settore entro il 30 aprile 2023

Entro il 30 aprile 2023, dovrà esser corrisposto il contributo per l’assunzione di hardware e software a favore della digitalizzazione aziendale, il cui obiettivo è quello di premiare le Aziende che investono nel futuro con soluzioni all’avanguardia.
In particolare, nell’anno di competenza, vengono sostenute le spese per l’acquisto:
1. di strumenti per la prototipazione rapida, come stampanti 3d, scanner 3d, microcontrollori, ecc.;
2. di hardware specialistico informatico volto al miglioramento dei processi aziendali, compresa qualsiasi periferica di input-output anche di tipo mobile, dispositivi per l’Internet of Thing collegati alla trasformazione digitale dei processi aziendali, escludendovi dal contributo pc e server fisici;
3. di software specifici-personalizzati e/o servizi cloud specifici-personalizzati, con licenza d’uso o in abbonamento almeno biennale, al fine di:
– digitalizzare ed automatizzare i processi aziendali (Industria 4.0, Erp e Crm);
– incentivare l’e-commerce, siano essi proprietari o upgrade di sistemi già in essere, compresi i marketplace per l’internazionalizzazione;
– gestire le risorse umane, welfare aziendale, nonché il lavoro svolto in modalità smartworking;
– calcolare l’indice di redditività e tasso di innovazione;
– gestire le relazioni clienti-fornitori mediante servizi di help desk, conference call, instant messaging, sistemi di mailing;
– analizzare i dati di marketing on-line, big data e analytics, ivi compresi i tools per la Seo;
– predisporre la manifattura digitale, ad esempio sviluppo 3D, scansione, modellazione, rendering, reverse engineering;
– incentivare la comunicazione digitale come i software per l’aggiornamento e lo sviluppo website, software grafici, software realtà aumentata-virtuale a supporto dei processi produttivi, marketing di prossimità;
– incentivare i servizi di cloud computing e file hosting;
– gestire la documentazione;
– incentivare il miglioramento della sicurezza dati, come sistemi per il disaster recovery, backup, crittografia, antimalware e antivirus, firewall.
Per ogni contributo richiesto deve esser predisposta un’unica domanda compilando la relativa sezione. Tale versamento è previsto per costi di acquisto o per costi di noleggio di durata superiore a 24 mesi e nella misura del 40% delle spese, con una erogabilità massima, per l’anno di competenza, pari ad euro 1.500,00.
Si afferma altresì che, in nessuna circostanza possono rientrare i costi sostenuti per le procedure concernenti la fatturazione elettronica, poiché non si configura la fattispecie dell’innovatività e della personalizzazione che consenta di inserirli tra le tipologie di spesa ammissibile.

Circa la tempistica e le modalità di pagamento, i contributi vengono versati entro tre mesi dalla data scadenza servizio tramite accredito su conto corrente intestato o cointestato al soggetto richiedente il Servizio Ebav. Non sono ammessi pagamenti su conto corrente intestato a persona diversa dal soggetto che richiede il contributo. La mancanza di dichiarazione dell’Iban, l’assenza di documentazione o di altri requisiti richiesti, determinano la mancata erogazione nei tempi previsti.
L’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, potrà comunque corrispondere il contributo richiesto esclusivamente fino al permanere della capienza dei fondi e/o delle risorse economiche predisposte per il servizio, quale oggetto della richiesta del contributo stesso. Ed inoltre, tale quota non è soggetta a trattenute fiscali.
Da ultimo si comunica altresì che, al fine di un più corretto inoltro della domanda relativa alla corresponsione del contributo, si rendono necessari:
– copia delle fatture quietanzate delle spese sopportate da cui si rileva il costo per ogni intervento di acquisto dispositivi, consulenza o progettazione mirati all’uso;
– relazione tecnica del consulente-fornitore contenente la descrizione di obiettivi, finalità, motivazioni e vantaggi dell’innovazione aziendale, in relazione all’attività svolta dall’azienda, o all’intervento realizzato dal consulente-fornitore.

Scioglimento del Fondo Dirigenti PMI

L’INPS comunica lo scioglimento e la messa in liquidazione del Fondo per la formazione professionale continua dei dirigenti delle piccole e medie imprese industriali, con la conseguente impossibilità per i datori di lavoro di destinare il contributo integrativo allo stesso a decorrere da marzo 2023 (INPS, messaggio 28 marzo 2023, n. 1194).  

A decorrere dal mese di competenza di marzo 2023, i datori di lavoro non potranno più destinare al Fondo per la formazione professionale continua dei dirigenti delle piccole e medie imprese industriali (cosiddetto, Fondo Dirigenti PMI), identificato nel flusso Uniemens con il codice adesione “FDPI”, il contributo integrativo di cui all’articolo 25, quarto comma, della Legge n. 845/1978, e successive modificazioni, pari allo 0,30% dell’imponibile contributivo.

 

E’ la conseguenza dello scioglimento e della messa in liquidazione del predetto Ente, deliberata in data 8 febbraio 2023 dall’Assemblea straordinaria del Fondo Dirigenti PMI.

 

In merito si ricorda che, ai sensi dell’articolo 118, comma 3, della Legge n. 388/2000, ai fondi interprofessionali per la formazione continua sono destinate le risorse derivanti dal gettito del contributo integrativo sopra citato, relative ai datori di lavoro che facoltativamente vi aderiscono, fermo restando, per i datori di lavoro che non aderiscono ai predetti fondi, l’obbligo di versare all’INPS il contributo integrativo in argomento.

 

L’adesione può avvenire in favore di un solo fondo interprofessionale per la formazione continua, con l’eccezione della formazione dei dirigenti: infatti, i datori di lavoro possono aderire a un secondo fondo solo per la formazione dei propri dirigenti, scegliendo tra i fondi costituiti a tale scopo.

 

Nel messaggio in commento, l’INPS fornisce poi le istruzioni operative, distinguendo tra datori di lavoro del settore agricolo e non.

 

Riguardo ai datori di lavoro non agricoli, in considerazione dell’avvenuto scioglimento del Fondo Dirigenti PMI, a decorrere dal mese di competenza di marzo 2023, non potrà più essere esposto nel flusso Uniemens all’interno dell’elemento <FondoInterprof>/<Adesione> il codice “FDPI”, avente il significato di “Fondo Dirigenti PMI”. 

 

I datori di lavoro aderenti al Fondo Dirigenti PMI procederanno a comunicare la revoca al suddetto fondo utilizzando, nel flusso Uniemens del mese di competenza di marzo 2023, il codice già in uso “REDI”, senza valorizzare i rimanenti campi. 

 

Contestualmente, i datori di lavoro interessati potranno indicare l’eventuale nuovo fondo al quale avranno deciso di aderire, ricordandosi che gli effetti della eventuale adesione del datore di lavoro a un nuovo fondo decorrono dal periodo di paga nel quale verrà indicato il fondo interprofessionale scelto.

 

Tutte le adesioni al Fondo Dirigenti PMI che non siano state espressamente revocate dai datori di lavoro, verranno eliminate d’ufficio dall’Istituto dal mese di competenza di marzo 2023.

 

Analoghe indicazioni valgono anche per i datori di lavoro agricoli, precisandosi che, nel caso in cui non venga effettuata una nuova adesione, gli stessi saranno considerati come non aderenti ad alcun fondo interprofessionale.

Al via il bonus trasporti per studenti e lavoratori

La misura stanzia 100 milioni di euro per il 2023 per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico (Ministero dell’economia e delle finanze, comunicato 27 marzo 2023).

È stato firmato il decreto dai ministri dell’Economia e delle finanze, del lavoro e delle infrastrutture che da il via libera al bonus trasporti con l’obiettivo di sostenere contro il caro energia famiglie, studenti e lavoratori nell’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, nonché per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Il provvedimento disciplina le modalità di erogazione del contributo previsto dal decreto carburanti e con il quale sono state stanziati per la misura risorse pari a 100 milioni di euro per l’anno 2023.

Possono beneficiare del buono, fino a un importo massimo di 60 euro, i cittadini con un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro nell’anno 2022 e che presenteranno domanda entro il 31 dicembre 2023 attraverso il portale www.bonustrasporti.lavoro.gov.it. Il portale verrà aggiornato con le nuove modalità operative dopo il vaglio del decreto attuativo da parte degli organi di controllo.

 

Garante privacy: approvazione del codice di condotta per le attività di telemarketing

 

Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling presentato dalle associazioni promotrici, tale Codice acquisterà efficacia una volta conclusa la fase di accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (comunicato stampa 24 marzo 2023).

Con provvedimento n.70 del 9 marzo 2023 il Garante per la protezione dei dati personali, ha approvato il Codice di condotta, presentato da associazioni di committenti, call center, teleseller, list provider e associazioni di consumatori, riferito ad attività di trattamento dei dati personali effettuati, da soggetti operanti in territorio italiano o estero, per promuovere e/o offrire beni o servizi, tramite il canale telefonico, a soggetti ubicati nel territorio dello Stato italiano (telemarketing e teleselling). L’entrata in vigore è prevista previo accreditamento dell’Organismo di monitoraggio, ai sensi dell’art. 41 del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, 15 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana.  

L’organismo indipendente di monitoraggio (OdM) è, dunque, esterno all’organizzazione delle associazioni promotrici, al fine di garantirne la piena indipendenza e imparzialità e per evitarne qualsiasi forma di interferenza, condizionamento o conflitto di interessi. Nel dettaglio, l’OdM si occupa di:

  • garantire il rispetto del Codice di condotta da parte degli aderenti, anche predisponendo tutte le verifiche ritenute opportune, inclusi controlli, sia in remoto che presso la sede degli aderenti;
  • fornire al Garante e agli aderenti resoconti riassuntivi periodici, con cadenza almeno semestrale, relativi alle attività svolte, inclusi i controlli e le verifiche effettuate;
  • mettere a disposizione degli aderenti, con cadenza annuale, una rendicontazione economica inerente alle attività svolte, alle spese sostenute e agli emolumenti eventualmente elargiti;
  • fornire periodicamente, con cadenza almeno annuale, al Garante, alle associazioni promotrici e agli aderenti informazioni sul funzionamento del Codice di condotta. 

Le società aderenti al Codice sono tenute a garantire l’adozione di misure specifiche per assicurare la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la “filiera” del telemarketing. Tra le garanzie, in particolare, sono previste: la raccolta dei consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione, ecc.); l’informativa precisa sulle finalità per le quali vengono usati i dati dei soggetti contattati, che garantisce la possibilità d’opposizione al trattamento, la rettifica o l’aggiornamento dei dati; la valutazione di impatto nel caso di trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano un’analisi sistematica e globale di informazioni personali. Per ogni vendita di servizi realizzata a seguito di contatto promozionale senza consenso è prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione.

L’approvazione del Codice è, dunque, la manifestazione della volontà di contrastare il fenomeno del telemarketing selvaggio, vista anche l’ampia adesione dimostrata dai principali operatori del settore, che ne garantisce la diffusione nel mercato di principi e misure a tutela dei consumatori.

 

 

CIPL Edilizia Artigianato – Bergamo: determinato l’EVR per il 2023



Definito l’EVR nella misura del 4% da applicarsi sui minimi tabellari


Il Verbale di Accordo del 20 gennaio 2023 sottoscritto tra Confartigianato Imprese Bergamo, Confederazione Nazionale dell’Artigianato C.N.A. e le Organizzazioni Sindacali di Categoria della Provincia di Bergamo Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil ha stabilito che fino al 31 dicembre 2023 (data di scadenza del CIPL Edilizia Artigianato-Bergamo) la misura massima erogabile dell’EVR sarà fissata nel 4,00 % dei minimi dì paga nazionali in vigore alla data del 1º febbraio 2020.
Per la verifica dell’andamento congiunturale del settore edile nella Provincia dì Bergamo correlato ai risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività, al fine di determinare l’Importo dell’EVR erogabile per la Provincia di Bergamo, sono utilizzati i seguenti indicatori con la corrispondente incidenza ponderale:
Tre indicatori definiti dal contratto collettivo nazionale 24 gennaio 2014:
1. numero lavoratori iscritti ad Edilcassa: 20%;
2. monte salari denunciato ad Edilcassa: 20%;
3. ore denunciate alla Edilcassa al netto delle ore dì cassa integrazioni guadagni: 20%;
Due indicatori definiti a livello territoriale:
4. numero di imprese iscritte ad Edilcassa: 20%;
5. Incremento dell’avanzo economico di esercizio della gestione ordinarla di Edilcassa: 20%.
Di seguito gli importi:




























IMPIEGATI VALORI MENSILI
Livello Importo
72,19
63,18
52,64
48,76
45,60
40,31
35,21





















OPERAI VALORI ORARI
Livello Importo
0,30
0,28
0,26
0,23
0,20